
FOMO: la paura di restare fuori

FOMO: che cos’è?
FOMO, acronimo dell’inglese fear of missing out, è un fenomeno sempre più diffuso nella nostra società. Si tratta della paura di essere esclusi, dell’ansia di perdersi eventi importanti e della conseguente necessità di partecipare a tutto a qualsiasi costo.
Questo fenomeno è strettamente legato all’uso dei social network. La continua esposizione ai contenuti condivisi dagli altri crea spesso l’illusione di una vita perfetta che sembra essere vissuta da tutti tranne che da noi. Questa percezione porta molte persone, soprattutto i più giovani, a voler dimostrare di essere sempre presenti e attivi, alimentando così la FOMO.
L’origine della FOMO e chi ne è più colpito
La FOMO è riconosciuta come una vera e propria condizione psicologica. Dal 2010, infatti, è entrata a far parte del linguaggio specialistico in ambito psichiatrico e psicologico.
Anche se non è un fenomeno nuovo, l’era digitale lo ha amplificato enormemente. Essere costantemente connessi ai social network crea una pressione che può diventare schiacciante. Il risultato? Una perdita del senso della realtà. Ogni giorno siamo sommersi da innumerevoli possibilità su come trascorrere il nostro tempo libero, con la costante paura di fare la scelta sbagliata e perderci qualcosa di meglio.
La FOMO può colpire chiunque, indipendentemente dall’età, ma gli studi dimostrano che i più colpiti sono i giovani uomini.
Quando la FOMO diventa strategia di comunicazione
La FOMO è un fenomeno che non ha lasciato indifferente il mondo del marketing e della comunicazione.
Un esempio interessante è la campagna pubblicitaria lanciata da Dove nel febbraio 2024. Lo spot ha giocato con il termine FOMO e la parola inglese foam (che significa “schiuma”), creando il neologismo FOAMO. La campagna ha utilizzato questa combinazione per proporre un messaggio accattivante, diffuso sui social con l’hashtag #GetDoveOrGetFOAMO.
Dal timore alla libertà: la JOMO come risposta
È normale avere rimpianti. È normale non poter essere ovunque e fare tutto. Ma la società iperconnessa in cui viviamo ci fa spesso dimenticare questa realtà.

Dobbiamo ricordarci che quello che vediamo sui social non è la vita reale. Per questo, è fondamentale riconnettersi alla realtà e riscoprire il valore di vivere il momento senza la pressione di doverlo condividere. Accettare la solitudine e il tempo per sé stessi come esperienze preziose permette di ridurre la competizione e il confronto sociale, aiutandoci a vivere autenticamente.
Il dibattito sull’impatto dei social media sulla nostra psiche è sempre più acceso. Anche personaggi famosi hanno raccontato di soffrire di FOMO, come Victoria De Angelis dei Måneskin, che in un’intervista a Radio Deejay ha ammesso di aver affrontato spesso questi sentimenti.
Per contrastare la FOMO, è stato coniato un nuovo termine: JOMO (joy of missing out), ovvero “la gioia di perdersi qualcosa“. Questo concetto invita a vivere con più serenità, accettando la propria realtà senza sentirsi in dovere di dimostrare nulla agli altri. Alla fine, la vera felicità non sta nel fare tutto, ma nel godersi ciò che davvero conta.
Leggi anche l’articolo pubblicato sul blog che esplora il tema della salute mentale in ambito universitario.
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