Blue Ocean Strategy: che cos’è e perché è fondamentale?
Che cos’è la Blue Ocean Strategy?
In un mondo in cui la competizione tra le aziende cresce sempre di più, viene spesso sottovalutata o ignorata totalmente la Blue Ocean Strategy (Strategia Oceano Blu). In questo articolo capiremo che cos’è e perché è importante capire come funziona per far sì che il nostro business abbia successo.
La Blue Ocean Strategy è una strategia di business che dà il nome a un libro di W. Chan Kim e Renée Mauborgne, rispettivamente un teorico di business sudcoreano e un’economista statunitense.
Vediamo innanzitutto che cosa significa adottare la Blue Ocean Strategy. In parole semplici, significa evitare di entrare in un mercato già esistente che presuppone automaticamente grandi sforzi per emergere fra aziende competitor, ma individuare nuovi mercati in cui è possibile inserirsi rendendo la competizione minima. Dunque, non si cerca di soddisfare la domanda, ma la si crea.
La Blue Ocean Strategy da sola è in grado di garantire il successo?
Il Prof. Luigi Di Iorio, che abbiamo intervistato nella terza puntata del nostro podcast, ci ha fornito degli spunti riguardo la Blue Ocean Strategy:
“[…] Bisogna pensare tanto al prodotto quanto alla vendita. […] L’innovazione da sola non basta, bisogna capire come vendere. […] Per fare business, bisogna creare rete. Un acceleratore di vendita di un determinato progetto, prodotto o servizio è proporlo alle persone giuste ma prima di fare ciò bisogna creare la relazione con le persone giuste.
Dall’altro lato, vi sono anche i Red Oceans (gli Oceani Rossi). La competizione in un Oceano Rosso è molto più alta: bisogna soddisfare la domanda già esistente in un mercato saturo, perciò perseguire il profitto e la crescita risulta più difficile. Qui i prodotti diventano commodities. Spesso le organizzazioni si trovano a navigare in Oceani Rossi.
Il caso Nintendo
Nintendo non ha bisogno di presentazioni: almeno una volta nella vita vi sarà capitato di giocare con una delle sue console. L’azienda nacque nel 1889 e lanciò la sua prima console nel 1977. Tuttavia, dopo anni di successi, nei primi anni 2000 entrò in crisi: i competitors erano ormai troppi. Come avrebbe potuto differenziarsi? Facendo degli studi sui consumatori (nello specifico i non–gamer!) e dando vita a una nuova console: la Wii. Approdata sul mercato nel 2006, essa è una console intuitiva, con pochi tasti, adatta a tutti. Difatti, ha riscosso molto successo. Per Nintendo però non è stato abbastanza: qualche tempo dopo, con l’avvento di smartphone e tablet si è trovata nuovamente in un Oceano Rosso.
Un colosso come Nintendo si è lasciato scoraggiare? Certo che no: nel 2017 è nata la Nintendo Switch, una piccola console versatile e, anche questa volta, facile da usare. Ecco come si trova un Oceano Blu.
Samantha Parini – Area Marketing & Comunicazione