Voto di laurea nel mondo del lavoro
Voto di laurea: quanto è importante oggi nel mondo del lavoro? Scopriamolo insieme.
Voto di laurea: quanto è importante oggi?
Il voto di laurea è un tema centrale per la maggior parte degli studenti universitari. Bisogna sapere però che esso non è rilevante per tutti allo stesso modo. C’è chi ritiene che sia poco importante e, di conseguenza, non mira al massimo della votazione. Per questa fetta di studenti, ciò che potrebbe contare è sviluppare delle competenze trasversali. Altri, invece, ambiscono al 110 e lode per una propria soddisfazione personale o per i propri obiettivi post-laurea.
Voto di laurea e lavoro
È fondamentale comprendere che il voto è solo un punto di partenza. Nel mercato del lavoro capita che in fase di selezione, soprattutto laddove è maggiore la domanda rispetto all’offerta, venga preso in considerazione il voto di laurea come indicatore delle abilità personali per valutare la determinazione e l’impegno del candidato. Questo accade maggiormente nel caso in cui manchi un background professionale.
Importanza del voto di laurea nel mondo del lavoro
Innanzitutto, l’importanza del voto di laurea è anche soggettiva, ovvero dipende dalle proprie ambizioni lavorative successive alla laurea.
Per quanto riguarda il mondo lavorativo, è bene dire che la percezione del voto varia a seconda dei diversi settori e aziende. Ci sono ambiti in cui sono più importanti l’esperienza pratica e le competenze personali. In altri, il voto di laurea è visto come un segnale di eccellenza accademica. Bisogna fare a questo punto una distinzione tra settore pubblico e il settore privato.
Settore pubblico e privato: quanto conta effettivamente il voto di laurea?
Come sappiamo, per lavorare in enti pubblici bisogna vincere un concorso che si basa su una serie di prove, come ad esempio quello per accedere alla pubblica amministrazione. In questo caso, il voto di laurea può facilitare l’accesso e riconoscere dei punteggi aggiuntivi, ma di fatto non rappresenta il fulcro della valutazione, anzi avrebbe un impatto variabile.
Nel settore privato il discorso è differente, poiché entrano in gioco diversi fattori: le qualità individuali, quindi soft e hard skills, precedenti esperienze professionali, ecc. In sostanza, il voto assume un ruolo secondario ed il focus si sposta su queste componenti, piuttosto che sul voto di laurea.
Voto di laurea e professioni
L’importanza del voto di laurea può oscillare significativamente anche a seconda del campo e della professione. Ci sono settori in cui il voto può rappresentare una garanzia di competenze, come quello finanziario e giuridico, che attribuiscono un peso significativo al voto accademico, ma non primario. Così come nell’area medico–sanitaria dove ha un impatto considerevole, soprattutto per poter accedere a scuole di specializzazione. Mentre, nella sfera altamente tecnica come l’ingegneria meccanica, l’ingegneria elettrica o l’ingegneria elettronica, un buon voto è un segnale di doti tecniche superiori.
Per professioni nel campo delle arti, della comunicazione o nei settori umanistici, invece il voto assume un ruolo meno rilevante, così come nel campo IT e in quello della tecnologia.
La soggettività del voto di laurea
Quindi, quanto è importante il voto di laurea nel mondo del lavoro? Non è da negare che un voto elevato potrebbe certamente facilitare l’accesso a determinati impieghi, e permetterebbe di spiccare. Nonostante ciò, bisognerebbe riflettere sulla propria situazione in senso più ampio, stabilendo le proprie priorità ed obiettivi, senza focalizzarsi esclusivamente sul voto e senza tralasciare il benessere personale.
Inoltre, esso ha un peso diverso per ciascuno e NON costituisce l’unica strada verso la realizzazione personale e professionale.
Se vuoi scoprire di più sulle difficoltà e le esperienze degli studenti, leggi l’articolo sugli studenti lavoratori.
Miriana Camposeo – Area Comunicazione&Marketing