Andare dallo psicologo: crescita personale o vergogna?
Andare dallo psicologo: crescita personale o vergogna?
Negli ultimi anni il benessere personale e la cura di sé sono diventati quasi un trend da seguire. La cura del proprio corpo e della propria salute mentale è un must have della nostra generazione, non si tratta più di un tabù. Infatti, in particolare sui social media vi è una maggiore sensibilizzazione al tema della salute mentale. Inoltre, condividere e comunicare liberamente le emozioni e gli stati d’animo è diventata la norma. Chiaramente, in questa nuova visione della propria salute, anche la percezione della figura dello psicologo è cambiata, diventando più accessibile. Dunque, non resta che chiederci: è veramente così o è semplicemente un’illusione ottica?
Vecchie generazioni: Psicologo o Strizzacervelli?
Sappiamo tutti come la figura dello psicologo sia vista dalle vecchie generazioni, dai nostri nonni, zii e perché no, anche dai genitori. Lo psicologo spesso non viene visto come un vero medico e se ne parla sempre con accezioni negative. Talvolta, viene quasi definito come inutile. Secondo molti di loro, si va dallo “strizzacervelli” e andarci è considerato un segno di debolezza. Perché? Spesso si sente dire che al loro tempo non ce n’era bisogno. A mancare è sicuramente una vera e propria fiducia in questa figura che, al contrario, viene sminuita e denigrata. Tuttavia, anche se questa visione ormai è considerata dai nuovi giovani come retrograda, è ancora ben ancorata in questo nuovo mondo. Sebbene le spinte rivoluzionarie circa questo tema siano varie, spesso quando si va dallo psicologo si prova quasi vergogna nel dirlo. Un senso di inadeguatezza e disagio che in realtà non dovrebbe esserci.
Nuove generazioni: lo psicologo come un’opportunità
Questa vergogna però è solo un lascito di quelle ideologie che i nostri nonni e genitori ci hanno lasciato in eredità. Oggi infatti la figura dello psicologo è stata rivalutata: una figura esterna che ti aiuta a vedere eventi e quotidianità da una prospettiva diversa. Spesso infatti si pensa, quasi con arroganza, di essere in grado di farlo da sé. Invece, solo quando si sperimenta la psicoterapia ci si può rendere conto delle grandi potenzialità che se ne possono trarre. Lo psicologo, e di conseguenza la cura della nostra salute mentale, non può infatti che essere solo un bene per ognuno di noi. Ci aiuta a conoscere noi stessi, a guardarci nella nostra totalità, nonché a superare paure o traumi del passato. (Foto: Consapevolezza della Salute Mentale)
Andare dallo psicologo: maturità o vergogna?
In ragione di tutte queste motivazioni, su tutte le piattaforme social è stata avviata, quasi inconsapevolmente, una campagna comunitaria alla sensibilizzazione su questo tema. L’obiettivo è normalizzarlo, facendo sì che si parli di andare dallo psicologo come si parla di andare dal nutrizionista. Un esempio di questo tentativo è la psicologa Stefania Andreoli che tramite Instagram interagisce con gli utenti, grazie ad un format, rispondendo a dubbi e domande personali e non.
Pertanto possiamo concludere dicendo che anche se ancora molto lunga e tortuosa sarà la strada per normalizzare la cura della salute mentale, è importante continuare a trasmettere una percezione positiva dello psicologo. Uno dei tanti modi per prendere maggiore consapevolezza di sé. Quindi, andare dallo psicologo, non può che essere un segno di grande maturità.
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Martina Alloni, Area Marketing & Comunicazione
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